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Un Papa amico degli sportivi, al punto che volle celebrarne appositi Giubilei nel 1984 e nel 2000, oltre a incontrarne prestigiose rappresentanze in numerose occasioni: la Nazionale di calcio campione del mondo, la Ferrari, il Giro d'Italia...
Il mondo dello sport italiano ha reso omaggio a Giovanni Paolo II - l'uomo che ha riempito gli stadi di tutto il mondo durante i suoi viaggi apostolici - svuotando le proprie arene e sospendendo le manifestazioni agonistiche per fare posto al silenzio e alla riflessione.
Lo stop è stato deciso dal Coni intorno alle 13 di sabato 2 aprile. Impossibile, per il presidente del Comitato olimpico nazionale Gianni Petrucci, «avere da una parte il sentimento di vicinanza al Pontefice e dall'altra dover gioire per i risultati delle diverse competizioni». Si sono quindi fermati i campionati di calcio, di basket, di pallavolo, di hockey su ghiaccio (nella serata di sabato 2 si sarebbe dovuta giocare la sfida decisiva per lo scudetto tra Vipers Milano e Cortina), di rugby, di pallanuoto, di pallamano e di baseball. Tornei e manifestazioni di altre discipline, già in corso di svolgimento al momento della decisione del Coni, sono invece proseguiti.
La Rai ha annullato la diretta del Gran premio del Bahrain di Formula 1, malgrado la contrarietà di Bernie Ecclestone. Il pilota italiano Jarno Trulli ha corso con un casco sul quale aveva messo due cuori rossi e le iniziali del Papa. Le Ferrari hanno gareggiato listate a lutto.
«Se n'è andato il Papa degli sportivi, atleta tra gli atleti», ha detto Petrucci alla notizia della morte di Giovanni Paolo II, ricordando le tre occasioni in cui il Pontefice prese posto nella tribuna dello Stadio Olimpico di Roma. «È stato il Papa che ha scelto lo sport come uno dei principali veicoli di dialogo con l'umanità», ha ribadito il presidente della Figc Franco Carraro. «Segna la storia del terzo Millennio»: questo il commento del presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo. Diverse società di serie A hanno dedicato spazio alla morte del Papa sui loro siti Internet. L'Inter - che sin da venerdì 1 aprile aveva collocato nella home page una grande foto del Papa - ha citato una frase pronunciata in occasione del Giubileo degli Sportivi nel 2000. Immagini ed espressioni di cordoglio anche sui siti di Milan, Juventus, Fiorentina, Roma, Lazio e Sampdoria.
Significativa la testimonianza del tiratore Giovanni Pellielo, medaglia d'argento alle Olimpiadi di Atene e uomo di profonda fede, in partenza per una competizione a squadre in Corea: «In Italia non avrei gareggiato. Forse nel disegno divino c'è scritto che io debba andare comunque, a portare la Parola del Papa e una testimonianza di fede in Paesi così lontani e con altre religioni». Anche il Centro sportivo italiano ha partecipato al cordoglio per la scomparsa del Pontefice «che non ha mai fatto mancare all'associazione il suo paterno incoraggiamento, spronandola a proseguire nella sua opera di promozione dei valori umani e spirituali nello sport». Il Csi ha sospeso per un turno campionati, partite e ogni attività per ricordare «la figura di Papa Wojtyla, la sua straordinaria missione pastorale e il suo alto magistero per la salvaguardia della dignità e dell'integrità della persona umana nello sport».
Il Csi di Milano ha ricordato le parole di esortazione che, in occasione del Giubileo degli Sportivi del 2000, Giovanni Paolo II rivolse alle migliaia di giovani presenti, affinché l'impegno di ciascuno, nello sport, fosse sempre quello di salvaguardare, innanzitutto, la dignità e l'integrità della persona umana. Durante questo week-end, il Csi milanese ha invitato i propri atleti a leggere prima dell'inizio delle partite la Preghiera che il Santo Padre pronunciò in quell'occasione.
Signore Gesù Cristo, aiuta questi atleti a essere tuoi amici e testimoni del tuo amore. Aiutali a porre nell'ascesi personale lo stesso impegno che mettono nello sport. Possano essere, per quanti li ammirano, validi modelli da imitare. Aiutali a essere sempre atleti nello spirito, per ottenere il tuo inestimabile premio: una corona che non appassisce mai e che dura in eterno. Amen.
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