20 OTTOBRE - LA SUA MORTE, IMPROVVISA ED INASPETTATA CI HA COLTO TUTTI DI SORPRESA!

Si sono svolti sabato pomeriggio nel Duomo di Monza, gremito di molti amici e tanti appassionati di ciclismo, i funerali di Fiorenzo Magni.

Presenti in prima fila con i parenti, i sindaci di Monza e Monticello, il presidente della Provincia di Monza
e quello della Regione Lombardia, oltre all'amico di sempre ed ex C.T. della Nazionale di ciclismo, Alfredo Martini.

«
Ha corso per amore», ha detto il sacerdote ricordandolo nell'omelia: «Fiorenzo Magni è stato un uomo vero, un padre, un marito e un nonno che ha corso tutta la vita per amore. Un uomo di fede che ha fondato tutto sulla famiglia e sull'amore, sentimenti solidi come una roccia, sulla quale ha costruito la sua casa».

Al termine del rito religioso ha preso la parola
Alfredo Martini tracciando un ricordo dell'indimenticabile amico e grande ciclista. «Sembra un brutto sogno da cui vorremmo svegliarci. Ci aveva promesso un pranzo per i suoi cento anni….»
A braccio, ha divagato poi in una bella metafora: paragonando la sua improvvisa scomparsa, all'ultima fuga di Fiorenzo..., messa in atto in questi giorni dopo averci distratto con la presentazione del suo libro, e ricordandolo come il campione imprevedibile, capace di ribaltare tutti i programmi studiati la sera prima a tavolino, pur di creare scompiglio….
«Lui ora, non è più in quella cassa, è già in paradiso con Girardengo, Coppi, Bartali, ….fino a Pantani e per ultimo, ad attenderlo sul traguardo del paradiso il più giovane, quello che proprio lui più di ogni altro, aveva sostenuto come C.T. della nazionale, Ballerini.
Si perché tutti i ciclisti, anche quelli con qualche peso sulla coscienza, solo per la fatica fatta in bicicletta, il paradiso lo meritano e lo guadagnano tutti».

Funerali Fiorenzo Magni

Sopra: i funerali di Magni nel Duomo di Monza. Sotto: il ricordo accorato dell'amico scomparso, fatto da Alfredo Martini.

Alfredo Martini

Concludendo poi così il suo addolorato intervento: «Fiorenzo sii sereno perchè qui, tutti ti amiamo».

Al termine della cerimonia funebre concelebrata con il parroco di Monticello e con il rettore del Santuario della Madonna del Ghisallo, grandi applausi hanno accolto sulla piazza l'uscita del feretro, sul quale era stata posata la maglia tricolore, prima della partenza per l'ultima corsa verso il cimitero di Monza dove è stato poi sepolto nella tomba di famiglia.

L'ANNUNCIO DELLA MORTE: LO SPORT IN LUTTO PER LA SCOMPARSA DI FIORENZO MAGNI

19/10/2012 10.09.48 - FCI

Il presidente della Fci Renato Di Rocco invita ad osservare un minuto di
silenzio nelle manifestazioni
ciclistiche previste
nel fine settimana


Fiorenzo Magni si è spento questa mattina. Era stato colpito nella notte da aneurisma. Avrebbe compiuto 92 anni il 7 dicembre. Una settimana fa aveva partecipato a Roma, presso il Salone d'Onore del Coni, alla presentazione del libro a lui dedicato da Auro Bulbarelli. Il presidente della Fci Renato Di Rocco ricorda così la grandezza del campione e del dirigente:

"Il suo carisma nel gruppo non era inferiore a quello di Bartali e Coppi, anzi… Lo rispettavano e lo temevano, perché nessuno meglio dei corridori sa misurare il valore reale dell'avversario nel vivo della corsa.
Ma Fiorenzo fu anche l'uomo che seppe comprendere e indirizzare l'evoluzione del ciclismo e il suo sviluppo con la rivoluzionaria apertura alle aziende non legate alla bicicletta.
Ciò grazie anche al sostegno di Adriano Rodoni, che si adoperò nell'Uci per modificare le regole, e di Giuliano Pacciarelli, dirigenti aperti al futuro.
Ha combattuto e vinto anche la battaglia per realizzare il Museo del Ghisallo, che resterà per sempre legato al suo nome e alla sua volontà di preservare i valori umani, culturali e sociali del ciclismo e tramandarli ai giovani. Invito tutte le società ciclistiche a osservare un minuto di silenzio nelle manifestazioni previste in questa settimana".

Venerdì, 19 Ottobre 2012 - CONI

Lo sport piange la scomparsa
di Fiorenzo Magni,
l'ultimo saluto di Petrucci:

"Mito d'altri tempi"

"Oggi è un giorno triste per lo sport italiano. Ci ha lasciato Fiorenzo Magni, un grande campione e un grande uomo. E' stato un mito d'altri tempi, un personaggio che è diventato popolare nonostante la concorrenza di due leggende come Coppi e Bartali.

Tutti noi abbiamo amato e ammirato Magni, definendolo non a caso "il terzo uomo". Proprio questa definizione è stata lo spunto per un libro su di lui che è stato presentato una settimana fa al Salone d'Onore del Coni.
Quell'immagine di Magni sotto i cerchi olimpici ha rappresentato la sua ultima uscita in pubblico. E il CONI, che otto anni fa gli aveva assegnato il Collare d'oro, così intende ricordarlo a conferma che oggi non abbiamo perso solo un popolare campione di ciclismo ma un prestigioso atleta che ha onorato e inorgoglito fino all'ultimo la storia dello sport italiano".

Il nostro ricordo:

Fiorenzo Magni ci ha lasciato. È morto questa mattina a Monza all'età di 91 anni (ne avrebbe compiuti 92 il 7 dicembre). I funerali si svolgeranno domani, sabato 20 ottobre, alle 15.30 nel Duomo di Monza.

Solo pochi giorni fa, Venerdì 12 ottobre lo avevamo seguito in televisione, nel Salone d'Onore del Coni, alla presentazione ufficiale del suo libro "Magni, il terzo uomo" scritto da Auro Bulbarelli.
Libro che lo stesso Fiorenzo Magni annunciò di voler realizzare nel corso dei festeggiamenti del suo 90° compleanno e che quest'anno, a fine marzo, ormai quasi completato presentò in anteprima nel corso di una sua lezione tenuta presso la Facoltà di Sociologia dell'Università di Milano Bicocca in occasione della 10ª Edizione del Master Universitario in "Sport Management, Marketing and Sociology".
Quel giorno, dal menabò avevamo notato in copertina la sua famosa immagine quando, al Giro d'Italia del 1956, scalò la collina di San Luca a Bologna mordendo un tubolare per lenire la sofferenza dovuta alla frattura a una clavicola.   

In quella circostanza, al termine della lezione nel salutarci (presenti anche Vanna e l'amico Roberto Mendini di ANAOAI), ci eravamo dati appuntamento alla presentazione ufficiale del libro al Ghisallo, presso il Museo del Ciclismo, presentazione che si sarebbe dovuta tenere sabato 27 ottobre p.v.

La nostra società ciclistica - che nell'anno 2001 gli conferì il Premio "Sport e Solidarietà" per i suoi meriti sportivi e per la sua personale battaglia per erigere il Museo del Ghisallo dedicato al ciclismo - si unisce al cordoglio della FCI, del CONI e di tutto il mondo dello Sport per la scomparsa non solo di un grande sportivo e di "
un grande del ciclismo", ma anche di un uomo saggio, amato e stimato da tutti.

Alla moglie, la signora
Liliana, le figlie Tiziana e Beatrice, ai generi ed ai nipoti, le più sentite condoglianze da tutti noi.

27/09/ 2012 >>

MAGNI - IL TERZO UOMO

23/03/ 2012 >>

MAGNI ALL'UNIVERSITA' BICOCCA

07/12/ 2010 >>

MAGNI "I NOVANTANNI DEL LEONE"

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MAGNI "Premio Avis Sport e Solidarietà"

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