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Ma in più occasioni Lidia Trettel ha saputo dimostrare le sue doti. A partire dal suo primo successo in una gara del circuito mondiale, l'11 gennaio 1996, nel gigante di Lenggries in Germania. Dopo quella vittoria Lidia Trettel saprà imporsi altre cinque volte in gare di Coppa del mondo (ancora a Lenggries, poi due volte a Tanddalen in Svezia, una volta a Naeba in Giappone ed infine ad Ischgl, in Austria). Alle Olimpiadi di Nagano, in Giappone, nel 1998, è stata quarta in gigante (era al terzo posto dopo la prima manche). Nel suo curriculum anche un secondo posto, sempre in gigante, ai mondiali di Berchtesgaden, Germania. Nonché la vittoria nel parallelo di Natale disputato nel 2001 a Limone Piemonte. Una serie di risultati di assoluto valore. Lidia Trettel è maestra di sci. Ama la montagna il ciclismo e l'arrampicata, non dimentica mai - aggiunge - il calore della sua famiglia e degli amici che le sono sempre accanto e che sempre la sostengono. Convocata per Torino 2006, fu al centro di un "giallo" quando Isabella dal Balcon - esclusa dalle convocazioni - fu reintegrata dopo un ricorso al Tribunale arbitrale dello sport a scapito della giovanissima Corinna Boccaccini. La minaccia di un ulteriore ricorso da parte del padre di quest'ultima spinse la FISI, alla vigilia delle gare, ad escludere Lidia Trettel. La motivazione non è mai stata chiara, ma Lidia Trettel l'ha presa con grande classe: "Va bene così - ha detto - io una medaglia gia' ce l'ho". Così, a Bardonecchia, è uscita a testa alta dalla sua terza Olimpiade. Grazie anche alle sue doti umane, Lidia Trettel si è aggiudicata comunque una importante medaglia, quella per il fair play, che la "Gazzetta dello Sport" ha deciso di coniare apposta per lei.
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